Sinossi

Il progetto EmBody – Enciclopedia delle emozioni  si rivolge agli spettatori e alle spettatrici come una forma di esperienza che coinvolga in un processo in itinere, un tragitto personale, differente per ciascuno, declinato sulle emozioni, le paure e le personalità degli interpreti e della comunità. Questa peculiare forma di teatro immersivo - stilizzata in nove frammenti, in vari luoghi – , ha dovuto trovare di fronte all’emergenza del reale, l’urgenza di una nuova declinazione

Nasce così ExtraBody, un format online in cui si rivelano al pubblico le tracce delle prove, gli abbozzi dei quaderni, l’articolarsi di micronarrazioni che ripercorrono il fuori scena del progetto altrimenti perduto e che in questo stato sospensivo della presenza vuole essere momento di confidenza con lo spettatore seppure attraverso la mediazione tecnologica.

Ogni singolo pezzo – ospitato in una stanza Zoom, per la durata di pochi minuti – ospita un’emozione, raccontata e agita dall’interprete a partire dal materiale offerto del proprio vissuto e di quello raccolto attraverso interviste e indagini. ExtraBody rivela così parte dei percorsi sottesi alla creazione artistica, senza volere in nessun modo sostituire la forma spettacolare in presenza, che avverrà non appena possibile.

ExtraBody è un’architettura di stanze emotive che ospita dei rituali di verità, delle donazioni immateriali dei performer attraverso i ritratti che hanno costruito. Adesso più che mai, sembra che il ruolo e la necessità di agire il teatro risieda proprio in questo ruolo di medium delle emozioni. Rinvenire sempre nuove modalità di analisi e raccolta è non solo un obiettivo, soprattutto una strategia di sopravvivenza.